Patrizia Speroni

Intervista a Bluey degli Incognito

Il 24 luglio del 2014 ho incontrato Bluey, la mente degli Incognito, la band britannica pronta ad esibirsi sul palco del Villa Arconati Music Festival.

Gli Incognito hanno pubblicato 16 album ma, secondo Bluey, avrebbero potuto essere molti di più se, negli anni Ottanta, i produttori non si fossero messi prepotentemente di mezzo.

In 35 anni di carriera i suoni sono cambiati, si sono fortemente caratterizzati ed è cresciuta la consapevolezza di essere entrati, con la propria musica, a far parte della vita di qualcuno.

Non manca una riflessione sul nuovo modo di affrontare la vita, più onesto e consapevole, e sul valore della musica che dà speranza e contribuisce a rendere migliore l’esistenza.

Il programma del Festival prevede che gli Incognito si esibiscano dopo Gregory Porter, che Bluey definisce il miglior artista degli ultimi 10/20 anni. Un artista che non si trova in un talent show e che davvero può essere considerato unico.

Sul palco dell’Arconati Music Festival darà il massimo e cercherà di suonare al meglio, con gioia e professionalità. Considera il concerto una sorta di avventura e la serata una splendida occasione per poter ascoltare Gregory Porter come un semplice spettatore, prima di coinvolgere il pubblico con la propria musica.

Credits: fotografia di Maurizio Modica

Per voi l’audio dell’intervista: