Patrizia Speroni
Leggimi

Sandra e Raimondo: la bellezza del vivere una lunghissima storia insieme


Raimondo Vianello moriva il 15 aprile del 2010. Questo il mio modo di ricordarlo.

La coppia offre infiniti spunti di riflessione ed è destinata ad essere continuo oggetto di studio, quello studio matto e disperatissimo che si sforza di comprendere, ma che si arena sempre di fronte alla continua metamorfosi di ciò che osserva.

Quello di una coppia è un percorso ad ostacoli: c’è chi si arrende subito perché non ce la fa, chi va in debito d’ossigeno a metà percorso e chi arriva alla fine, stremato dallo sforzo, ma soddisfatto per l’obiettivo raggiunto. Ogni gara, però, prevede un solo vincitore e, per quanta solidarietà atletica ci possa essere, c’è qualcuno che resta sempre indietro e per il secondo è sempre durissima.

Oggi una coppia straordinaria si spezza: Raimondo Vianello ha tagliato il traguardo di una vita attiva, ricca, affrontata con grande professionalità e vissuta con un distacco ironico, garbato ed elegante. In coppia con Sandra Mondaini ha recitato, ballato, proposto un modo di fare televisione impensabile oggi. La sit-com “Casa Vianello” ha portato sul piccolo schermo la quotidianità del loro rapporto, opportunamente sceneggiato, e sapientemente costruito sull’elemento della “non sopportazione”, che è stato sempre il leit motiv del loro essere marito e moglie.

Negli sketch televisivi hanno affrontato tutti i problemi di una coppia normale: il logorio del rapporto, il tradimento, l’avere ritmi ed esigenze differenti, la difficoltà del dormire nello stesso letto, la dipartita dell’uno o dell’altra. Temi serissimi toccati con saggia leggerezza. Si rideva certo, ma delle umane debolezze, di cui non si poteva non prendere atto.

Raimondo e Sandra hanno condiviso l’esperienza della malattia che, seppur in tempi diversi, si è presentata ad entrambi nella sua gravità. Ne sono usciti, grazie all’aiuto del Prof. Veronesi e si sono impegnati in prima persona in un progetto di sensibilizzazione e informazione sull’importanza della prevenzione.

Indimenticabile il loro modo di parlarsi, con o senza copione. Lui, il signore di buone maniere, raffinato, depositario di un sapere inconfutabile e lei, un pò più sempliciotta, nel ruolo di chi deve imparare, ma maestra di scaltrezza e furbizia.

Raimondo Vianello aveva il dono dell’ironia. Parlava di ogni cosa con signorile distacco, pur avendo una percezione precisa di tutto ciò che accadeva attorno a lui. Memorabile la conduzione di “Pressing“, il primo vero esperimento di trasmissione sportiva in concorrenza dichiarata con “La Domenica Sportiva”. Ne sapeva parecchio di calcio ed era riuscito a dare al programma televisivo un taglio meno istituzionale e formale.

Raimondo e Sandra: un tempo quasi infinito per conoscersi, per condividere esperienze di lavoro e di coppia, sopportandosi seriamente o per gioco, conoscendo dell’amore tutte le sfumature possibili, dono concesso a chi ha avuto la fortuna di percorrere una strada lunghissima insieme.

 

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