Patrizia Speroni
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Che cosa è successo veramente a Blanco?

Il commento dalla Sala Stampa “Lucio Dalla” di Sanremo


Non ci sono voluti molti giri di parole. Qualcosa è successo veramente: a Blanco è stato fornito un ricevitore tecnico sbagliato. Errore degli addetti ai lavori: non avrebbe mai potuto sentirsi correttamente nell’auricolare, ma questo non giustifica certo la reazione distruttiva.

Amadeus è per il perdono con le scuse alla città di Sanremo e Gianni Morandi è sulla stessa linea di Amadeus: “perdoniamolo!”. L’intervento del giornalista Luca Dondoni solleva il dubbio che tutto fosse già stato deciso a tavolino: l’esibizione prevedeva infatti che Blanco potesse rotolarsi tra i fiori e romperne qualcuno, dato che la canzone, a livello di ‘sceneggiatura’, lo consentiva. Amadeus dice di non essersi reso conto né dei problemi tecnici, né del comportamento di Blanco, che andava oltre il consentito, e – a mio parere – oltre l’accettabile.

Se c’è un problema di incapacità nel gestire l’imprevisto, rispondendo con aggressività, il problema è del singolo, che si deve assumere la responsabilità di quanto di irrisolto può esserci in lui. Le scuse sono arrivate privatamente ad Amadeus. Ma pochi minuti fa, sul profilo ufficiale del cantante, sono comparse le prime scuse alla città di Sanremo.

Sul profilo Instagram di Blanco è comparso un foglio scritto a mano, di cui cito testualmente un estratto: “Mi hai visto fragile come un bimbo. E qui, proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, sono caduto. Mi son rotto la faccia e piango, Ariston. Ma poi rido, rido, rido, rido e grido, perché non sono perfetto come mi volevi! Ma finalmente sono me stesso. Ti voglio bene Ariston, con tutta la mia follia”.

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