Patrizia Speroni
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Ermal Meta presenta “Non abbiamo armi”


Ermal Meta ha presentato il suo terzo album di inediti, nella sala stampa del Teatro Ariston di Sanremo. Il nuovo lavoro si intitola “Non abbiamo armi” e contiene 12 canzoni. Un album autoprodotto, una scrittura onesta e diretta ed una fotografia – senza filtri – di momenti della sua vita:

Nell’esecuzione della canzone “Non mi avete fatto niente”, eseguita dopo la conferma di essere ancora in gara, si è percepita l’intensità dello sfogo, un’energia sicuramente diversa da quella della prima serata del Festival dove tutti percepivano l’emozione, non solo i cantanti, ma gli stessi musicisti:

Ermal spiega che il progetto sanremese con Fabrizio Moro si concilia perfettamente con l’uscita di un album come solista. Anche Fabrizio è uscito lo stesso giorno con il suo nuovo lavoro. Si tratta di lavori diversi, che hanno vite distinte, ma che non impediscono certo che i rispettivi percorsi si incrocino:

Ermal non pensa che l’essersi presentati in coppia a Sanremo per poi uscire con due diversi album come solisti possa causare una confusione o una qualche forma di perdita di identità. A Sanremo ci va chi ha qualcosa da dire perché il Festival non è un “centro di recupero per cantanti bisognosi”:

Ermal Meta percepisce un grande affetto da parte del pubblico che lo ascolta. Fondamentale per lui è che la verità emerga sempre. È un atto di onestà che si legge sul volto di chi scrive di sé. E c’è differenza tra un bravo interprete ed un cantante che ha messo le proprie parole, il proprio autentico vissuto in una canzone di cui è anche autore:

Nell’album “Non abbiamo armi” c’è una lettera dedicata ad Antonello Venditti, artista che ha cantato innumerevoli e profonde esperienze di vita. Ermal ha chiesto un cameo a Venditti, che ha preferito astenersi per timore di rovinare una canzone, a dir suo, già bella così come era nata:

Colpita dalla scelta del titolo dell’album e leggendo il testo della canzone, chiedo ad Ermal se la sua è una dichiarazione di resa:

Leggendo i testi delle canzoni dell’album, mi accorgo che c’è una forte componente di sofferenza. Ermal mi risponde che più che di sofferenza, si tratta di malinconia, quella inevitabile compagna di molte esperienze di vita:

 

Per informazioni sui prossimi eventi live di Ermal Meta: www.facebook.com/ermalmetainfo

 

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patrizia.speroni@aruba.it

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