Patrizia Speroni
Leggimi

Coma_Cose: il coraggio di guardarsi dentro

Il commento dalla Sala Stampa “Lucio Dalla” di Sanremo


Ero alla ricerca della canzone “wow”, ma in questo Festival non l’ho trovata. Per contro ho trovato tanta umanità e altrettanta autenticità. Fra tutte le canzoni ascoltate, quella che mi ha colpito maggiormente -perché ha avuto la forza di risuonarmi interiormente – è “L’Addio” dei Coma_Cose. Il duo costituito da Fausto Lama, pseudonimo di Fausto Zanardelli e da California, pseudonimo di Francesca Mesiano. Coppia nella vita, coppia sul palco.

Nella canzone c’è uno spaccato molto vero dell’involuzione e della successiva evoluzione del loro rapporto sentimentale. Sono stati molto bene insieme. Insieme, sono stati molto male. Hanno provato a tacere il malessere, quasi che il silenzio potesse essere una soluzione. Si sono allontanati, con un carico di sofferenza che hanno vissuto in tutta la sua pienezza. Hanno sentito l’uno la mancanza dell’altra e hanno scrutato profondamente anche questa dimensione. Per loro stessa ammissione, non è possibile conoscere il valore della vicinanza, senza aver sperimentato anche la mancanza.

La canzone è stata ben interpretata, con coerenza, delicatezza, poeticamente, con rispetto e con amore. Per nulla dissonante l’accompagnamento coreografico. Hanno rappresentato se stessi in crisi, dandosi la schiena. Si sono voltati, gradualmente riavvicinati, tornando a raccontarsi attraverso le parole. Hanno ripreso a guardarsi, rientrando nello spazio intimo l’uno dell’altra, faccia contro faccia, risintonizzandosi anche attraverso gli sguardi.

Nella canzone il coraggio di rompere il silenzio di coppia, la forza di prendere le distanze dalle aspettative altrui, vissuto come impedimento a litigare. La decisione di mettere da parte l’orgoglio ed il sentirsi pronti anche ad essere dolorosamente veri, per adottare una visione introspettiva e d’analisi del proprio modo di stare insieme. Esiste una diversa possibilità di stare in relazione? Si prospetta la scelta di essere passeggeri o piloti. Non c’è modo di sapere come andrà ma, se si vuole lasciare un segno di sé, “l’addio non è una possibilità”.

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patrizia.speroni@aruba.it

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