Patrizia Speroni
Leggimi

Perdere la testa a 60 anni. A volte capita


Storia di un uomo alla ricerca della giovinezza perduta

La testa di un uomo nell’imminenza di un compleanno. La cifra sta per farsi tonda: 60 sono gli anni e incutono un certo timore. Ai tempi dei suoi genitori si era già vecchi, buoni solo per la pensione.

Ma l’uomo del nuovo millennio – secondo i più aggiornati parametri di longevità – ha da poco superato la mezza età e rivendica il diritto di sentirsi giovane.  Scatta dunque l’operazione ringiovanimento.

PRIMA FASE: liberarsi della vecchia carretta (la compagna che è stata con lui quasi 1/3 dei suoi anni). Nessuna possibilità di revisione. Rottamazione e via. Un improvviso peggioramento della situazione economico-lavorativa giunge provvidamente a giustificare ed imporre tagli drastici.

SECONDA FASE: trovare una ragazza con non più di un 1/3 dei propri anni. Un paio di mesi saranno necessari per un ripasso del “Kamasutra” dalla A alla Z e dalla Z alla A (la variabile del gusto non viene infatti minimamente messa in discussione). Impegnarsi nell’applicazione pratica è fondamentale. La teoria può essere bypassata. L’età… ooops!, l’esperienza lo consente.

Terminati i fuochi d’artificio è buona cosa sapere come gestire l’assordante silenzio della mancanza di argomentazioni. Non c’è testa, gioventù bruciata!

Il nuovo giovane si trova temporaneamente single. Si attiva tempestivamente (la questione tempo è infatti pressante) per favorire le occasioni di incontro. Guarda tutte con la massima attenzione, alla ricerca del più piccolo indizio che lasci trasparire l’intenzione di starci. Ma si sa, i tempi delle vacche magre ricorrono ciclicamente!

PIANO DI RISERVA: usare la testa e cambiare strategia. Orientare la ricerca verso i luoghi d’aggregazione che possano favorire la conoscenza, preferibilmente quella in senso biblico. Prendere in considerazione la possibilità – un tempo aborrita – di iscriversi ad un corso di ballo latino-americano perché, per tradizione, in certi contesti il materiale umano non manca mai.

FASE DELLA DEGUSTAZIONE: tanti piccoli assaggi per scoprire quale sarà il cibo che può soddisfare il rinnovato appetito. Sperimentando coi gusti, quello esotico avrà sicuramente la meglio.

EFFETTI COLLATERALI: lasciarsi travolgere dal fascino dell’oltre confine, dalla magia di una lingua nuova (intesa come idioma, naturalmente), vagheggiare una nuova vita in lidi lontani, dopo essersi liberato di tutto ciò che ha qui, per potere avere le stesse cose là.

IMPREVISTO: la cifra tonda si ripropone inclemente. Il peso dei 60 tondi tondi non si fa più leggero nel viaggio – reale o immaginato – da qui a là. Ingenuo sognatore! La scienza non ha ancora dimostrato che un diverso fuso orario possa agire significativamente sull’alleggerimento del dato anagrafico.

CONCLUSIONE: l’ultima fase del ringiovanimento prevede che nella mente dell’uomo alberghi la convinzione che senza la sua determinazione, il suo forte potere decisionale e senza la sua maschia forza fisica, la vecchia carretta (la ex) stenterà a dimenticarlo ed incontrerà molte difficoltà nel rifarsi una vita.

FESTA DELLA DONNA: poveretto! Non sa che la vecchia carretta – da lui definita “abitudinaria, metodica, prevedibile e ripetitiva” – ha evitato la rottamazione, superato a pieni voti la revisione e… scoperto di avere un motore straordinario, quello di una Ferrari!

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patrizia.speroni@aruba.it

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